top of page

Naples FC 1905 la prima squadra di Napoli

Aggiornamento: 11 nov 2018


Riproduzione Grafica Stemma Naples Football Club FC 1905 lavoro effettuato da #Graphicartist88
Naples Football Club 1905

Napoli è un città molto frenetica che pulsa vita ovunque.

Qui sono nati poeti, artisti, attori, cantanti che hanno decantato ogni angolo di quest' angolo paradiso.


Pur avendo numerosi problemi i Napolitani hanno in se un amore immenso per la propria squadra del cuore, una vera fede. Lo stadio San Paolo è un vero tempio e il Napoli sono undici gladiatori che combattono per difendere l'onore di una città molto spesso dimenticata da tutto e tutti. Molti però non sanno che l'amore per la propria squadra di calcio non nasce nel 1 Agosto 1926 data per noi emblematica.


L'amore per la propria squadra del cuore Napoli lo scopre nel Novembre 1905 quando il marinaio Inglese William Poths impiegato nell'agenzia marittima Cunard Line (compagnia marittima commerciale che aveva gli uffici al porto), nonché giocatore di calcio dilettante, con l'aiuto dell'ingegnere napoletano Emilio Anatra. Poths era stato trasferito nel 1903: con sé aveva portato molte delle sue abitudini inglesi e una passione straordinaria per il football, che in madre patria giocavano dal 1847 e che oramai stava prendendo piede in tutta Europa. La tradizione vuole che l'atto costitutivo del Naples Foot-Ball & Cricket Club sarebbe avvenuta nel corso di una riunione tenutasi in via San Severino 43, presso la pizzeria di Guglielmo Matacena, a cui avrebbero partecipato, oltre a Poths, il connazionale Mr. Bayon e i napoletani Conforti, Salsi e Catterina. Diversi incontri, tra la fine del 1904 e l'inizio del 1905, si sarebbero svolti in Piazza Latilla 6, alla Pignasecca (oggi Piazza D'Ovidio), dove era solito recarsi un altro socio fondatore, l'ingegnere Ernesto Bruschini. 


Dal 1905 al 1907 disputò numerose amichevoli, la squadra aveva una casacca a righe verticali blue e azzurre, il grafico #Graphicartist88 ha riprodotto fedelmente il logo e un restyling della casacca della #Naples_Football_Club_1905.

Nell'autunno 1907 si unì alla rappresentanza delle grandi società, contro la politica autarchica della FIF, che intendeva escludere dal campionato italiano i calciatori stranieri, dirottandoli in un campionato parallelo detto " federale " aperto a tutte le nazionalità. Opponendosi a tale deliberazione della FIF (Federazione Italiana Foot-Ball, l'odierna FIGC), il Naples, per protesta, abbandonò l'assemblea federale insieme a un'altra squadra minore, il Libertas, e alle Grandi Milan, Genoa e Torino, pur non partecipando ai campionati ufficiali della FIF (ovvero la FIGC) e dunque non essendo direttamente danneggiata dalla politica autarchica federale.


La società Naples FC 1905 al 1911 disputò varie competizioni ma nell'autunno 1911 avvenne poi una scissione all'interno del Naples: i giocatori di nazionalità straniera fuoriuscirono dalla squadra andando a formare una nuova società polisportiva, l' Unione Sportiva Internazionale di Napoli; la nuova società avrebbe prediletto gli sport atletici in generale e il calcio in particolare. Conseguenza di questa scissione fu il fatto che il Naples divenne una squadra costituita quasi esclusivamente da giocatori di nazionalità italiana.Non appena fondata, l'Internazionale di Napoli strinse immediatamente contratto con la società delle Terme di Agnano per uno spazioso campo di calcio provvisto di ampio chalet. Intenzione della nuova società era mettersi d'accordo con le più blasonate squadre del Nord Italia affinché scendessero a Napoli per giocare con l'Internazionale di Napoli in maniera da polarizzare nella popolazione partenopea quell'interesse per il calcio che nel meridione non aveva finora goduto della fortuna che tale sport godeva nel settentrione


Nel frattempo all'Assemblea Federale del 31 agosto 1912 venne approvato il "progetto Valvassori-Faroppa", un piano di riforma dei campionati che tra le varie novità prevedeva l'ammissione, per la prima volta, al campionato di Prima Categoria (allora la massima serie) delle squadre del centro-sud. La Stampa scrisse: «Il rappresentante partenopeo, sig. Bayon, pronunciò una calorosa difesa dei clubs meridionali chiedendo che la Federazione madre venga finalmente in loro aiuto... L'ispirato discorso fu salutato da prolungati applausi. Col nuovo regolamento anche l'Italia meridionale avrà i suoi campionati regionali, e la squadra che avrà vinto le semifinali del Sud si incontrerà in due matches finali con la squadra vincitrice del girone finale del Nord». Le due squadre partenopee si affrontarono dunque in uno scontro fratricida nel Campionato Campano di Prima Categoria, disputatosi nel febbraio 1913, alla fine fu il Naples a uscirne vincitore grazie a due vittorie per 2-1 e 3-2. Prima dell'inizio della partita di ritorno, si festeggiò l'inaugurazione del nuovo campo di gioco del Naples, con madrina la nobildonna Maria Teresa Coscia di Paduli, figlia della Duchessa Coscia di Paduli, quest'ultima madre di tre giocatori del Naples, i tre fratelli Paduli. Dopo un primo tempo conclusosi sul 2-2, nella ripresa un gol su calcio di punizione trasformato dal danese Hansen consegnò la vittoria al Naples. Con questa vittoria il Naples si qualificò alla Finale Centro-Sud contro la Lazio. La partita d'andata si disputò sul campo di Bagnoli il 16 marzo 1913 e inizialmente fu dominata dal Naples che, dopo aver creato numerose potenziali occasioni pericolose, riuscì a portarsi in vantaggio nei minuti iniziali del secondo tempo; a questo punto, però, si ebbe la reazione della Lazio, che a pochi minuti dalla fine pervenne al pareggio e all'ultimo minuto riuscì addirittura a ribaltare il risultato, imponendosi per 2-1. Nella partita di ritorno, disputatasi a Roma il 30 marzo 1913, il Naples non riuscì ad ottenere meglio di un pareggio per 1-1, che, in virtù della sconfitta casalinga all'andata, ne cagionò l'eliminazione dal torneo. Nella stagione successiva l'Internazionale si prese la rivincita eliminando il Naples sempre nella semifinale centrosud prima di perdere la finale centrosud contro la Lazio. Le due squadre si affrontarono ancora una volta nelle semifinali centrosud nel 1915, ma lo spareggio necessario per stabilire la sfidante della Lazio (dopo la vittoria dell'Internazionale per 3-0 all'andata e quella del Naples per 4-1 al ritorno) non si tenne mai perché il torneo venne sospeso a causa dell'entrata in guerra dell'Italia nella Prima guerra mondiale.

Finita la guerra, nel 1919 il campionato riprese. Rispetto all'ultimo campionato il numero delle squadre partecipanti aumentò a dismisura soprattutto nel nord. Anche il numero di squadre campane partecipanti al campionato aumentò di molto; se nella stagione 1914-15 le squadre campane partecipanti erano solo due (il Naples e l'Internazionale) nel 1919 le squadre campane partecipanti erano ben sei (con l'ammissione di Puteolana, Pro Napoli, Bagnolese e Pro Caserta). Negli anni dal 1919 al 1922 il Naples non brillò venendo di solito eliminata nel girone campano. Solo nella stagione 1920-1921 riuscì a raggiungere le semifinali interregionali venendo eliminato dal Livorno.

Nell'ottobre 1922 le due compagini attuarono una nuova fusione, resa necessaria da esigenze di carattere finanziario, dando così vita al "Foot-Ball Club Internazionale-Naples", meglio noto come FBC Internaples.

Alcuni soci contrari alla fusione fondarono allora lo Speranza, il quale, dopo aver disputato alcuni campionati regionali minori (classificandosi terza nel Girone A della Seconda Divisione Campana 1923-1924 e quarta nel Girone A della Terza Divisione Campana 1924-1925), nell'estate 1925 cambiò denominazione in Naples, con l'intento di proseguirne la storia. Dopo un solo campionato (terzo posto in Seconda Divisione Campana 1925-1926), tuttavia, il club si sciolse.


La fondazione dell'Associazione Calcio Napoli avvenne il 25 agosto 1926 (sebbene la data venga tradizionalmente anticipata al 1º agosto) su iniziativa dell'industriale napoletano Giorgio Ascarelli, il quale ne assunse la presidenza. Di fatto, la nascita del Napoli avvenne attraverso un cambio di denominazione dell'Internaples, un club sorto a sua volta nel 1922 come frutto della fusione di altre due compagini, il Naples Foot-Ball Club e l'Unione Sportiva Internazionale Napoli grazie all'intermediazione di Emilio Reale. Nel frattempo, il 3 agosto era stato istituito il Direttorio Divisioni Superiori, l'antesignano dell'odierna Lega Calcio, al quale il Napoli ottenne l'affiliazione, unico club del Centro-Sud insieme ai sodalizi capitolini Alba Audace e Fortitudo Pro Roma, in virtù del piazzamento conseguito dall'Internaples nella Prima Divisione 1925-1926.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright


Maglia Naples Football Club 1905
Naples Football Club 1905 riproduzione grafica della maglia. #Graphicartist88

Lavoro grafico effettuato da #Graphicartist88 Giuseppe Massaro e la pagina Sovranità Popolare Napolitana



Comments


BENVENUTI NEL BLOG

© 2023 by ENERGY FLASH. Proudly created with Wix.com

bottom of page